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Dedicato a mio figlio Cristian".
06 settembre 2007
Ecco perché il grande volley torna a San Benedetto. Il presidente della Mail Express Volley Bachisio
Ledda su passato, presente e futuro del
sodalizio rossoblu
Una carica incredibile, la volontà, ferrea, di primeggiare. Bachisio
Ledda è tornato. Dopo l'esperienza di Parma - consumatasi alla
fine degli anni Novanta - l'imprenditore di origini sarde da ormai
un anno ha riabbracciato un grande amore, il volley, legando il
nome della sua azienda, la Mail Express, a quello della società di
San Benedetto del Tronto.
Ma c'è di più: il giugno scorso il sodalizio presieduto (da 13 anni)
da Mario Bianconi ha cambiato nome in Associazione Sportiva
Dilettantistica Mail Express Volley. E il 90% della srl costituitasi
fa capo proprio al gruppo leader nel settore postale privato. Il
binomio dunque, è davvero inscindibile. Tanti saluti alla "vecchia"
Riviera Samb, senza rammarico però, perché non è la fine, semmai
l'inizio di una nuova, grande èra.
Ledda, possiamo chiamarla presidente adesso. Il bilancio di questo
primo anno a San Benedetto?
"Direi estremamente positivo: abbiamo raggiunto l'obiettivo che
ci eravamo prefissati, la promozione in Serie B2. Qualcosa che non
è andato? No, al limite mi aspettavo un po' più seguito da parte
del pubblico, ma mi rendo perfettamente conto che San Benedetto
non può ancora vantare una radicata tradizione pallavolistica.
Stiamo lavorando proprio per questo".
Cosa serve per riempire il PalaSpeca?
"Credo innanzitutto i risultati. In qualsiasi sport sono le vittorie a
generare entusiasmo e a calamitare attenzioni. Poi, è ovvio, anche
la società deve metterci del suo: la Mail Express in questo senso sta
pensando a delle iniziative per incentivare la presenza di pubblico
al palazzetto. Più in generale non nascondo che per la stagione al
via il 13 ottobre mi aspetto più seguito, se non altro per la categoria
superiore con cui ci confronteremo".
Qual è l'obiettivo della società in termini strettamente sportivi?
"L'ho sempre detto, sin dal mio avvento: arrivare almeno in Serie
A2. Speriamo di riuscirci nel giro di pochi anni, ma per fare questo
serve la collaborazione di tutti. Il nostro slogan quest'anno è "Insieme
per diventare grandi": lo utilizzeremo per le campagne promozionali,
ma soprattutto dovrà essere un credo di dirigenti, giocatori e di
tutta la città, perché solo il coinvolgimento di altre persone nel
nostro progetto può permetterci di arrivare in alto".
Intanto consoliamoci con un evento di spessore
al Palaspeca: arrivano tre formazioni di Serie
A. E' riuscito a portare il grande volley a San
Benedetto, che mancava da ormai diversi anni.
"E ne sono felice. Abbiamo lavorato tanto su
questo evento, che rappresenta un regalo per
mio figlio Cristian che non c'è più, un giovane
che amava molto la pallavolo. Ci tengo poi a
sottolineare che anche l'uscita di questo organo
di informazione societario non è casuale:
ricorderò mio figlio anche in questo modo: era
un grande appassionato di computer e
soprattutto aveva fondato una casa editrice, la
"Lepido Edizioni". Sarà proprio la Lepido a
curare Pianeta Volley"
Quali indicazioni spera di ricavare da questo
torneo?
"Nessuna. Sono perfettamente consapevole che
la squadra arriva a questo appuntamento
"carica" e imballata. Ovviamente Isernia,
Perugia e Latina, le nostre avversarie, saranno
molto più avanti, visto che a fine settembre
cominceranno a fare sul serio. Noi d'altro canto
avremo più tempo per saggiare la nostra
consistenza, con altre amichevoli prima
dell'inizio della stagione. L'unica cosa che mi
auguro veramente è una bella risposta da parte
del pubblico".