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The end, cala il sipario su Blockbuster in bancarotta

04 ottobre 2010

La bancarotta di Blockbuster è ormai ufficiale, ma non riguarda le filiali e franchise italiani. Il colosso del noleggio non ha saputo interpretare l'evoluzione dei business online Pubblicato il 23 Settembre 2010 alle 17:40 da Redazione Nessun commento Pubblicità Bloomberg ha dato la notizia, ma non è stato un choc in quanto era annunciata da tempo: Blockbuster è ufficialmente in bancarotta. Dopo aver smantellato 1.500 negozi negli anni passati, gli altri 3.000 di Blockbuster al momento rimarranno aperti, ma il loro futuro è incerto. La crisi di Blockbuster negli Usa (chiuderanno anche 20 punti vendita su 235 in Italia) è in atto da tempo: a luglio la società aveva deciso per il delisting (senza bancarotta), nonostante le voci ricorrenti. Ora gli azionisti senior (tra cui Carl Icahn) dovranno finanziare Blockbuster con 125 milioni di dollari per sostenere le operazioni mentre la società è protetta dalle richieste dei creditori, secondo le procedure del Chapter 11. I debiti di Blockbuster ammontano a 930 milioni di dollari. Nato nel Texas 25 anni fa, con 6500 punti vendita nel mondo, ora Blockbuster avvia la bancarotta. Più che per la pirateria, Blockbuster è fallita per la sua incapicità ad innovarsi e a non capire che era necessario trovare un nuovo business model nell’era di Internet, Apple iTunes, Netflix e YouTube. Blockbuster è fallita per “negligenze manageriali”: non ha seguito l’evoluzione che l’avrebbe voluta come piattaforma di film on-demand, ma è rimasta ancorata a un anacronistico video noleggio. Nei mesi scorsi, in extremis, Blockbuster, dopo accordi con il produttore di tv Vizio e il produttore di videoregistratori digitali TiVo, aveva tentato il rilancio con Samsung: Blockbuster OnDemand doveva essere parte integrante delle tv Hd Samsung, degli Home Theater Systems e dei lettori Blu-ray della società sudcoreana. Ma neanche Samsung ha salvato il destino, già segnato, di Blockbuster: l’accordo è arrivato troppo tardi. Ormai iniziava l’era di Netflix, e quella dei Blockbuster era segnata. E Netflix, all’ annuncio della bancarotta, ha guadagnato in borsa il 6,61%. Borsa Italiana infine informa che “Blockbuster Italia non sarà condizionato dalla procedura di ricapitalizzazione dello stato patrimoniale e dalla riduzione del debito” della capogruppo.

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