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Prezzi ragionevoli, a prescindere dal luogo
01 agosto 2007
La direttiva definisce i criteri in base ai quali devono essere fissate le tariffe di ciascuno dei servizi che fanno parte della fornitura del servizio universale. Anzitutto, i prezzi «devono essere ragionevoli e permettere servizi accessibili all'insieme degli utenti». Il Parlamento, con un emendamento, precisa che ciò deve valere «a prescindere dalla situazione geografica e tenendo conto delle condizioni nazionali specifiche». Chiede inoltre agli Stati membri di pubblicare le norme e i criteri volti a garantire che a livello nazionale i prezzi siano ragionevoli, mentre le autorità nazionali di regolamentazione devono controllare l'evoluzione dei prezzi e pubblicare relazioni periodiche. Inoltre, mentre la proposta della Commissione dà solo la facoltà agli Stati membri di mantenere o introdurre la fornitura di un servizio postale gratuito «per gli utenti non vedenti o ipovedenti», i deputati chiedono che questa gratuità sia garantita.
Un altro emendamento, inoltre, sopprime la disposizione secondo cui i prezzi devono essere «correlati ai costi e stimolare guadagni in termini di efficienza», mantenendo unicamente la possibilità offerta agli Stati membri di fissare una tariffa unica per tutto il loro territorio, ma solo per i servizi forniti a tariffa unitaria. Le tariffe, inoltre, debbono essere «trasparenti e non discriminatorie». Qualora i fornitori del servizio universale applichino tariffe speciali, ad esempio per servizi prestati a utenti che esercitano attività commerciali o utenti all'ingrosso, queste tariffe dovrebbero essere disponibili anche a tutti gli altri clienti in condizioni simili. In particolare, aggiungono i deputati, ai clienti individuali e alle PMI.