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Cominciò con un puzzle la storia del franchising “Mail Express Poste Private”
01 luglio 2015
Un puzzle. Tutto cominciò con un puzzle. Siamo nel 1997, a Milano si è appena aperto il Salone del Franchising, la più importante vetrina nazionale del settore, un vero e proprio palcoscenico delle opportunità dell’imprenditoria in affiliazione e, tra le centinaia di espositori, c’è un puzzle. E’ quello che ha scelto come campagna di comunicazione un’azienda che, per la prima volta in Italia, si propone di aprire al privato un settore che l’Italia ha sempre considerato monopolisticamente pubblico: la posta. Quell’azienda si chiama “Mail Express Poste Private” e il puzzle che invita a ricomporre è quello dell’Italia postale, ripensata nelle tante piccole “tessere” dei negozi in franchising che vanno a comporre una rete sinergica, efficace ed efficiente, in grado di offrire servizi postali a prezzi migliori. E’ un successo clamoroso. Lo stand delle Poste private in franchising viene letteralmente preso d’assalto dai potenziali franchisee, che sognano di poter avviare una loro attività imprenditoriale. Davanti alle due porte dell’ufficio postale ricostruito dalla “Mail Express Poste Private” al salone del franchising, si formano file lunghe ore, a dimostrazione di quale sia la portata di innovazione e quale il potenziale commerciale di un’idea che segna una svolta anche nell’idea stessa di franchising in Italia. Padre di quell’idea, nonché anima e motore del progetto Mail Express, è BachisioLedda, imprenditore di origini sarde che vantava anni di esperienza nel settore del direct marketing. Erano gli anni dell’editoria verticale, o meglio di quelle newsletter che, in virtù di abbinamenti ai periodici, potevano veicolare campagne di informazione e promozione con tariffe postali di gran lunga più vantaggiose di quelle della posta ordinaria. Nel settore del direct marketing, BachisioLedda curava da anni le campagne di importanti clienti, specie del Nord Italia (aziende commerciali, ma anche enti e organizzazioni pubbliche e no-profit), realizzando quel sistema di comunicazione che consente di stabilire una relazione diretta e duratura con il target, personalizzando i messaggi in funzione delle specifiche esigenze e caratteristiche del singolo cliente e della fase del ciclo di vita del cliente stesso. In particolare,il Direct marketing può essere utilizzato per acquisire il cliente, svilupparlo, fidelizzarlo ed infine recuperarlo in caso di abbandono, con azioni mirate che utilizzino una serie di strumenti, anche interattivi, ottenendo in tal modo delle risposte oggettive misurabili, quantificabili e qualificabili. Rispetto alle forme di pubblicità classica (TV, Radio, Stampa) il Direct Marketing consente, infatti, di stabilire una relazione diretta e duratura con il target, personalizzando i messaggi in funzione delle specifiche esigenze e caratteristiche del singolo cliente e della fase del ciclo di vita del cliente stesso. Un’esperienza, questa, che aveva fatto intuire allo stesso BachisioLedda le enormi potenzialità di un sistema che, per la prima volta, avrebbe potuto consentire agli italiani di inviare una raccomandata senza entrare in un ufficio postale “pubblico”, ma rivolgendosi ad un’azienda privata che, grazie al “puzzle” delle onnipresenti attività in franchising affiliate, avrebbe offerto servizi postali efficienti, rapidi e a prezzi migliori. Non era solo un progetto, erano una sfida e una rivoluzione, anche culturale. Ed era solo l’inizio.