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Il mondo del franchising chiede maggiore impegno alle banche

31 maggio 2012

Dalla fiera del franchising arriva un appello alle banche per aumentare i finanziamenti di coloro che intendono mettersi in proprio: "E' vero che in tempo di crisi il franchising rappresenta una opportunità, ma sono necessari finanziamenti agevolati da parte delle banche a coloro che intendono aprire un punto vendita in franchising. Altrimenti le speranze di un esercito di circa un milione di persone rimarranno frustrate" ha dichiarato oggi Silvio Zannoni, co-fondatore del portale specializzato "BeTheBoss.it", organizzatore assieme a QuickFairs della fiera "Franchising Nord" che si tiene, oggi e domani, a Piacenza Expo. Alla fiera hanno partecipato 70 aziende del franchising e migliaia e migliaia di potenziali franchisee, cioè di persone che intendono mettersi in proprio in un'attività di affiliazione commerciale. "Registriamo circa il 25% in più di presenze rispetto all'edizione 2011 della fiera - ha aggiunto Zannoni - in linea con le statistiche che riferiscono di un aumento dell'8% dei potenziali franchisee già nel primo trimestre 2012. Al Governo Monti, che proprio in questi giorni sta lanciando un piano per favorire l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, chiediamo di non dimenticare il franchising". Per i potenziali franchisee quello dell'investimento iniziale per avviare un'attività in franchising è uno dei problemi rilevanti. Secondo una ricerca di "BeTheBoss.it", che vanta 100 mila utenti registrati, molti tra i potenziali franchisee sono giovani e non dispongono di capitali da investire: il 12% ha tra i 20 ed i 29 anni, ed il 35,6% ha tra i 30 ed i 39 anni. Possono investire tra i 20 ed i 50 mila euro solo il 41% dei potenziali franchisee, e ben il 37% dichiara di poter investire un cifra inferiore ai 20 mila euro. Il problema è così ben noto alle aziende del franchising che molte di esse finanziano a tassi agevolati una parte del finanziamento iniziale del franchisee, spesso la metà. "Chiediamo quindi alle banche - ha concluso Zannoni - di intervenire con finanziamenti agevolati in sostegno di un numero crescente di persone che vuole mettersi in proprio. Oggi c'è qualche istituto bancario, penso a Unicredit ed Ubi Banca, che offrono mutui a tassi d'interesse contenuti, ma solo a piccoli affiliati e a determinate condizioni, così come l'agenzia governativa Invitalia propone contributi a fondo perduto e mutui a tasso agevolato, ma solo a italiani residenti nel Centro/Sud e nelle zone svantaggiate del Nord. Si tratta di un'offerta del tutto insufficiente, tanto che il 65% di coloro che si avvicinano al franchising sono costretti a rinunciare, spesso per mancanza di fondi".

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