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In Svizzera i dipendenti della Posta faranno anche le pulizie
16 marzo 2011
La Posta svizzera, un mito di precisione e affidabilità, continua a funzionare molto bene, ma deve fare comunque i conti con necessità di risparmio. La posta elettronica riduce le attività della posta tradizionale e d'altronde la geografia elvetica è fatta anche di valli e montagne, dove le sedi postali hanno dimensioni contenute ma costi non secondari. Così, dall'inizio dell'anno i dipendenti dei piccoli e medi uffici postali devono occuparsi anche delle pulizie dei locali dopo aver chiuso gli sportelli. Il provvedimento riguarda circa 470 uffici postali su 2000.
Lettere e ramazza, quindi. La notizia, pubblicata dal quotidiano svizzero francese «Le Matin», è stata confermata dalla portavoce della Posta, Nathalie Salamin. I postini che lavorano in questi uffici sostituiscono gli addetti che si occupavano delle pulizie da una a tre volte la settimana. La portavoce ha precisato che le pulizie sono effettuate durante il tempo di lavoro abituale. La misura decisa nei mesi scorsi dalla direzione della Posta ha permesso di mantenere i tassi di occupazione del personale negli uffici, che hanno visto una diminuzione del volume di lavoro tradizionale.
Anche Didier Page, portavoce del sindacato di settore Syndicom, ha ammesso che la misura ha permesso di salvaguardare l'occupazione, ma ha aggiunto che molti tra i lavoratori interessati dal provvedimento sono in effetti tutt'altro che soddisfatti. Il "gigante giallo", come viene chiamata in Svizzera la Posta, facendo riferimento al colore caratteristico del marchio della società pubblica, aveva sin qui affidato i lavori di pulizia alla filiale InfraPost, incaricata della manutenzione degli stabili.