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Londra prepara privatizzazione Poste, sindacati in rivolta
16 settembre 2010
LONDRA (Reuters) - Il governo britannico ha annunciato oggi di prevedere entro l'anno una legge per la privatizzazione del servizio postale gestito dallo Stato, il Royal Mail, malgrado l'opposizione dei sindacati.
L'impegno fa seguito ad un'indagine di revisione indipendente del settore, effettuata da Richard Hooper, ex responsabile dell'autorità di regolamentazione del settore, secondo il quale capitale privato è indispensabile per assicurare la sopravvivenza del servizio.
"(Hooper) ha delineato un quadro molto chiaro -- Royal Mail sta fronteggiando una serie di sfide potenzialmente letali -- crollo di volumi di posta, bassi investimenti, efficienza insufficiente e terribile posizione pensionistica", ha detto il vicesegretario alle Attività Economiche Vince Cable in una dichiarazione.
"Presenteremo una nuova normativa in autunno. Sarà basata sostanzialmente sull'analisi e le raccomandazioni di Hooper e gli obbiettivi ampi del governo, compreso la necessità per i dipendenti di avere un consistente partecipazione nel futuro dell'attività".
Hooper ha detto che i volumi di lettere sono destinati concretamente a scendere del 40% nei prossimi cinque anni per via del sempre più diffuso di email e messaggi di testo.
Il sistema pensionistico di Royal Mai ha un deficit salito a 8 miliardi di sterline (oltre 9,6 miliardi di euro) a marzo di quest'anno, e Hooper ha detto che il deficit peserà sulle casse pubbliche.
Il servizio postale ha subito anche la concorrenza di rivali quali UK Mail e TNT che consegnano bollette e pacchi. TNT era considerato uno dei potenziali acquirenti nei precedenti piani di vendita di Royal Mail.
Billy Hayes, segretario generale del sindacato Communications Workers Union, ha attaccato il piano di riorganizzazione del governo per un settore che dà lavoro a 155.000 persone.
"La privatizzazione è una politica vecchia. Una politica fallimentare che ha portato allo smantellamento di settori quali servizi pubblici e ferrovie a costi astronomici per gli utenti".