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Usa, «Move your money» La Rete contro le grandi banche
11 gennaio 2010
La rabbia degli americani contro le grandi banche salvate oltre un anno fa dai soldi di tutti e che hanno ricominciato a fare solo i propri interessi ha trovato uno sfogo: è la campagna «Move your money», vale a dire sposta il tuoi soldi, che in poche settimane, grazie ad Internet, Facebook e Twitter, ma anche anche da uno sponsor come Arianna Huffington, ha convinto migliaia di americani a chiudere il conto corrente presso grandi banche, quelle salvate con i bailout, per aprirle in piccoli istituti di credito, orientati agli interessi delle piccole comunità.
Banche, si legge sul sito dell'iniziativa, che «generalmente evitano gli investimenti irresponsabili e le manovre finanziarie che hanno portato alla crisi». «Bisogna dire basta», titola oggi l'Huffington Post, il sito della famosa commentatrice liberal e ora sempre più affermata imprenditrice dell'informazione online, che è stata sin dall'inizio la paladina della campagna anti-banche.
Così, mentre attraverso la Rete ed i social network si allarga di minuto in minuto la rete degli americani che vogliono «spostare il sistema finanziario da Wall Street a Main Street», anche i grandi media si sono interessati al fenomeno al quale l'«Abc» ieri ha dedicato un servizio di approfondimento.
«Una campagna che sta avendo risonanza per una ragione» titola l'American Banker, esprimendo preoccupazione che per un fenomeno che, per quanto marginale considerato «il settore limitato della società a cui si rivolge l'Huffington Post», dà la misura di come «la rabbia ed il sospetto che si sono costruiti contro le banche, potrà creare dei danni».
Il Christian Science Monitor anche oggi dedica un articolo alla campagna, in cui spiega che sul sito di «Move your money» è disponibile un motore di ricerca che, introdotta la città e il codice postale, di residenza, offre una lista di banche alternative alle grandi da contattare. Da quando il sito è stato creato il motore di ricerca viene consultato almeno 40-45mila volte al giorno, assicurano i responsabili che del resto non hanno ancora dati più concreti dell'effetto della loro campagna. Il boom si è registrato soprattutto dopo che Arianna Huffington è andata alla Cnn per promuovere la campagna: nelle 48 ore successive 80mila persone hanno usato il motore per trovare una banca locale.
L’UNITA’ - 09 gennaio 2010