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Cuas alla cura dimagrante?
21 agosto 2009
Meno versamenti in conto corrente e più tecnologia; da qui il sovradimensionamento delle strutture attuali, che potrebbero essere ripensate
I pagamenti attraverso conti correnti postali stanno subendo una diminuzione
Ristrutturazione in vista per i Cuas, ossia i centri unificati automazione servizi. L'ipotesi, alla quale starebbe lavorando Poste italiane, parte da un dato di fatto: addebiti preautorizzati, innalzamento dei limiti minimi di fatturazione da parte delle grandi società, sviluppo di sistemi alternativi per il pagamento e crisi hanno diminuito il numero dei versamenti in conto corrente postale; non a caso, il confronto tra 2008 e 2007 segnala un calo medio del 6,72%. Senza contare le conseguenze di scelte più generali: solo l'esenzione dell'Ici sulla prima casa ha fatto diminuire del 63% in un anno il flusso per questa voce.
E poi, c'è la tecnologia: da mesi l'invio fisico del bollettino al beneficiario è stato sostituito con la spedizione della semplice immagine, tagliando sui tempi e sul lavoro necessario. Non a caso, il 10 settembre scade il termine per candidarsi a fornire apparati hardware, dispositivi software e servizi connessi relativi al progetto “Dematerializzazione bollettini postali”, contratto triennale per oltre 11 milioni.
Da questo insieme di elementi emerge che l'attuale impostazione della rete, organizzata in cinque impianti, risulta ormai sovradimensionata. La società, pertanto, penserebbe di concentrare l'intero lavoro soltanto a Torino, avviando la conversione degli altri stabili e del personale.
In base all'attuale situazione, Ancona segue le operazioni effettuate in Lazio, Marche ed Umbria; a Bari competono Basilicata, Puglia e Sicilia; Firenze si occupa di Campania, Liguria e Toscana; Torino pensa a Lombardia, Piemonte, Sardegna e Valle d'Aosta; Venezia segue Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Molise, Trentino-Alto Adige e Veneto. In ordine di tempo, Milano è stato l'ultimo centro a scomparire, confluito su Torino l'8 aprile 2006.
VACCARINEWS 20.08. 2009