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La Posta Svizzera digitalizza la corrispondenza
17 luglio 2009
Il sistema postale della confederazione elvetica propone un servizio – presto disponibile anche per l’utenza italiana – che digitalizza la cassetta postale
È atteso per questo mese, in Italia, lo sbarco del nuovo servizio di digitalizzazione postale offerto dalla Posta Svizzera. Si tratta di una soluzione che converte in formato elettronico la corrispondenza ordinaria destinata ad un utente, che in virtù di questa opportunità potrà consultarla e gestirla online a proprio gradimento, dimenticandosi della carta.
Il servizio, illustrato dal New York Times, è in pratica la personalizzazione della soluzione Earth Class Mail, sviluppata dall’omonima azienda di Seattle che offre il servizio ad un mercato eterogeneo di utenti in Canada, USA, Messico e Regno Unito e che, dallo scorso giugno, ha esteso questa possibilità agli utenti della Confederazione Elvetica. In pratica la corrispondenza destinata all’utente che ha sottoscritto il servizio viene passata in uno scanner, digitalizzata in formato PDF e recapitata nella sua mailbox su Swiss Post Box. “La nuova offerta – spiega La Posta Svizzera – si rivolge a chi è spesso in viaggio e desidera elaborare puntualmente la propria posta su internet”.
Disponibile in Svizzera e Germania, l’offerta sarà estesa in luglio anche agli altri Paesi limitrofi: Italia, Francia e Austria. Sulla piazza locale, il canone mensile per il servizio base è pari a 19,90 franchi svizzeri, ossia un costo di 13 – 14 euro. Una soluzione interessante per coloro che, essendo spesso fuori casa per lavoro o altre ragioni, al ritorno sanno di ritrovarsi la cassetta postale traboccante di corrispondenza che nessuno ha ritirato per loro conto: Swiss Post Box si propone come soluzione a questo problema, perché “su richiesta – precisa ancora La Posta Svizzera – l’invio viene aperto e messo a disposizione in formato PDF oppure viene inoltrato in forma cartacea ad un indirizzo a scelta. Un’altra possibilità consiste nell’archiviazione elettronica nella Swiss Post Box”.
Fin qui la descrizione del servizio, previsto a breve termine anche per il Belpaese, che prevede l’impiego di una tecnologia che il servizio postale italiano non ha ancora mostrato di poter utilizzare. Agli utenti in viaggio per periodi ben determinati, infatti, l’azienda propone tre servizi dal nome invitante: Aspettami, Seguimi e Dimmiquando (il primo è una sorta di casella postale temporanea con consegna della corrispondenza a domicilio al termine di un periodo prefissato, il secondo è un trasferimento temporaneo di indirizzo, mentre il terzo consente una schedulazione della consegna al proprio indirizzo per appuntamento). E questo nonostante Poste Italiane sia stata in grado di assumere il ruolo di centrale operativa nella lotta al cyber-crime.
La proposta svizzera, apparentemente, potrebbe prestare il fianco ad alcuni aspetti critici, sicurezza e riservatezza in primis. Nella spiegazione del servizio si legge: “Per poter usufruire della cassetta delle lettere elettronica è sufficiente disporre dell‘accesso a internet: la Swiss Post Box è protetta da password. Gli standard di sicurezza sono assicurati dall’applicazione delle stesse disposizioni dell’online banking di PostFinance”.
C’è tuttavia il non marginale requisito della privacy, sul cui rispetto analisti e addetti ai lavori vorrebbero vedere maggiore chiarezza. Stefano Bonacina, CTO di Advanction (azienda svizzera attiva nel settore della sicurezza delle informazioni anche sul mercato italiano), spiega: “Il servizio prevede la scansione della corrispondenza cartacea e implica che qualcuno apra una lettera riservata per digitalizzarne il contenuto, con buona pace del mittente che si è premurato di sigillarne la busta onde evitare la lettura da parte di terzi, ma anche del destinatario, che potrebbe ritenere non garantita la riservatezza della propria corrispondenza”.
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In realtà il rischio di violazione della privacy è stato preso in considerazione e normato: “Il modello di security alla base di Swiss Post Box è lo stesso di Earth Class Mail – specifica Bonacina – in cui non solo vige il rispetto del segreto postale, ma vengono applicate regole molto restrittive. Ad esempio, nelle aree di handling della posta, rigidamente sorvegliate, è vietato l’uso di ogni tipo di dispositivo in grado di memorizzare il contenuto della corrispondenza in transito. Non solo ai dipendenti non è possibile utilizzare foto/videocamere, telefoni o altri strumenti, ma è proibito avere con sé anche solamente una matita. In ogni caso, l’utente può sempre scegliere che la posta particolarmente riservata non venga gestita con questo servizio, ma recapitata convenzionalmente al proprio domicilio”.
L’utente può infatti disporre il destino della propria corrispondenza, scegliendo tra le varie possibilità offerte dal servizio:
* apertura e scansione del contenuto per la consultazione online
* spedizione a un indirizzo a scelta
* riciclo
* passaggio in una macchina distruggi-documenti
* archiviazione del contenuto (gli atti classificati come “importanti” per l’utente vengono archiviati sino a un anno dal decesso del destinatario)
Così descritta, la SwissPostBox non sembra avere controindicazioni di sorta. Ma non potrà non far storcere il naso ai collezionisti di francobolli e dare qualche pensiero al postino tradizionale.
THE NEW BLOG TIMES - (17 luglio 2009 - ore 00:00
Milano -