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Il servizio? Più caro in Danimarca e in Italia
20 marzo 2009
La tariffa ordinaria per l'interno dei 27 Paesi Ue monitorata dalla Free and fair post iniziative. Nel 2008 le Poste meno costose sono risultate le maltesi: 19 centesimi, contro i 67 di Copenhagen e i 60 di Roma
La Ffpi segue il mercato postale nei 27 membri Ue
Il confronto è solo economico. Non tiene conto, cioè, della qualità. Ma è comunque indicativo: l'aver spedito nel 2008 una lettera ordinaria per l'interno in un qualsiasi Paese Ue avrebbe comportato costi decisamente diversi secondo il luogo di impostazione.
Se la palma della convenienza (19 centesimi) è da attribuire a Malta, seguita da Slovenia (23) e, a pari tariffa, da Romania e Ungheria (27), la realtà più cara è la Danimarca, dove per l'analogo servizio occorreva sborsare 67 centesimi. Sette in più dell'Italia, che si prospetta al secondo posto nella graduatoria.
Il confronto è stato compiuto dalla Free and fair post iniziative (Ffpi), realtà che dal Belgio propugna l'esigenza di raggiungere presto la liberalizzazione e un'equa concorrenza nel settore.
Rispetto al 2007, l'anno scorso è stato registrato soltanto un lieve aumento, che comunque coinvolge un numero di amministrazioni inferiore rispetto ai precedenti rilievi. Sono complessivamente dieci le realtà che hanno ritoccato almeno la voce base: Belgio, Bulgaria, Danimarca, Francia, Grecia, Portogallo, Regno Unito, Slovenia, Spagna e Ungheria, con i rialzi più forti decisi ad Atene, Copenhagen e Parigi.
Forse una semplice combinazione, ma la Ffpi fa notare che la tariffa è rimasta inalterata in tutti quei Paesi che hanno già liberalizzato il mercato, ossia Estonia, Finlandia, Germania e Svezia.
VACCARINEWS - 20 Mar 2009 - ore 12:36