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PostFinance: Levrat, serve licenza bancaria, contrappeso a UBS e CS

22 febbraio 2009

La Svizzera ha bisogno di una banca postale, in modo da liberare il mercato del credito e l'intera economia dalla dipendenza nei confronti dei due colossi bancari UBS e Credit Suisse: ne è convinto il presidente del Partito socialista svizzero Christian Levrat, che in un'intervista pubblicata oggi dalla "SonntagsZeitung" si esprime a favore della concessione di una licenza bancaria a PostFinance, la filiale del gigante giallo attiva nei servizi finanziari. Il consigliere nazionale friburghese ammette che questa idea non è nuova ed è consapevole che finora non ha trovato una maggioranza: nel frattempo però il mondo bancario è parecchio cambiato, fa notare. Insieme agli istituti cantonali, la banca postale - che rimarrebbe di proprietà della Confederazione -permetterebbe di liberare il paese dalla nefasta dipendenza dai due giganti del credito, rilanciando l'intero settore su basi più solide. Sul tema si esprime anche il direttore generale della Posta Ulrich Gygi. "Piano piano il fatto che non possiamo concedere crediti a imprese e proprietari di case in Svizzera sta diventando grottesco", afferma Gygi intervistato dal domenicale "Sonntag". PostFinance si vede così costretta a investire circa 30 miliardi di franchi all'estero, vale a dire dove è meno sicuro, aggiunge il manager. A suo avviso la garanzia dello stato non è un argomento contro la licenza bancaria: la gran parte degli istituti cantonali ha una garanzia formale, mentre UBS e Credit Suisse dispongono in realtà di una garanzia di fatto, vista la loro importanza. Secondo Gygi PostFinance sarebbe comunque disposta a rinunciare alla protezione della Confederazione. Sempre sulle colonne del "Sonntag", Gygi ha annunciato che La Posta chiude il 2008 con un utile superiore ai 500 milioni di franchi, contro i 909 del 2007. Il direttore generale prevede una nuova riduzione degli utili per il 2009 a causa della congiuntura. I dati definitivi saranno resi noti in marzo. "Anche noi abbiamo risentito gli effetti della congiuntura", ha affermato Gygi. In particolare è stata inviata meno pubblicità indirizzata. Il contributo della Posta alla Confederazione dovrebbe essere per il 2008 inferiore ai 300 milioni dell'anno scorso. La Posta farà una proposta in questo senso, ma la decisione finale spetterà al Consiglio federale. SWISSINFO - 22 febbraio 2009 - 14.11 BERNA -

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