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Mail Express alternativa al servizio pubblico
11 luglio 1998
DA LUNEDI’ IN 5 REGIONI ARRIVA LA POSTA PRIVATA
ROMA – Il prossimo 13 luglio partirà ufficialmente Mail Express, la prima rete postale italiana in franchising autonoma ed alternativa al servizio pubblico. Le prime ad aprire saranno le agenzie di 5 regioni: Campania, Puglia, Basilicata, Lazio e Toscana, seguite nel giro di una settimana da tutte le altre. Un sistema capillare di 107 agenzie in 16 regioni garantirà la consegna ed il ritiro della corrispondenza con tempi massimi di 24-48 ore città (controun tempo medio di 48 assicurato dalle Poste se la lettera vene spedita prima delle ore 17) e 72 ore fuori città (contro i 4 giorni). La rete postale privata parte con un ampio bacino di utenza, costituito da 400 comuni con oltre 14 milioni di abitanti ed il volume di traffico previsto, in questa prima fase, è di 45.113.100 corrispondenze mensili lavorate e recapitate da 1.000 postini ed oltre 200 addetti di agenzia, per un totale di 1.200 nuovi posti di lavoro. “Il progetto Mail Express – ha spiegato nella conferenza stampa di presentazione il general manager Bachisio Ledda – nasce nel novembre del ’97: in soli sei mesi abbiamo raggiunto il primo obiettivo che era quello di assicurare la prima adeguata copertura del territorio nazionale. Le agenzie Mail Express sono state aperte con l’applicazione del sistema di affiliazione commercialein franchising e contiamo di arrivare nel giro di due giorni a 500 filiali, raggiungendo 30 milioni di persone, recapitando mensilmente oltre 100 milioni di corrispondenze”. Un progetto ambizioso dunque che nasce dall’insoddisfazione per il servizio postale italiano la cui offerta, secondo il general manager di Mail express, non è stata in grado di seguire lo sviluppo delle comunicazioni.
“Il mancato rispetto dei tempi di consegna, il costante aumento dei costi di spedizione Ledda – e la mancata informatizzazione della rete di distribuzione hanno danneggiato le aziende italiane rendendo più difficile la competizione con la concorrenza europea”.
FONTE: CORRIERE ADRIATICO
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